Fotografia su pellicola, ecco chi ha superato l'esame

Eh già, fotografare senza un display, sviluppare e stampare il proprio rullino non è cosa da tutti i giorni... Ci vuole passione e tanta pazienza per imparare i vari passaggi. E poi basta un filo di luce per rovinare un rullino, un secondo in più per bruciarsi una stampa. La carta costa, gli acidi ed i rullini anche. Ma soprattutto, di questi tempi, perché riesumare ingranditori, vaschette, pinze, timer e sforzarsi di vedere cosa si sta stampando alla debole luce di una lampadina rossa?
Chissà, forse perché una fotografia su pellicola è come un buon sigaro. Prima di scattarne una, scegli il posto giusto, assapori il momento e poi ti godi la pressione sul pulsante di scatto. E una volta che sei avvolto dai profumi di una camera oscura, lasci che i tuoi pensieri vengano a galla, lentamente. Agli altri i pacchetti di jpeg consumati nervosamente nel giro di qualche ora.
E allora complimenti a Serena, Francesca, Elisa, Miriam, Chiara, Denis, Roberto, Elia e Adriana che hanno seguito con passione tutto il corso, meditato e stampato una foto e soprattutto superato l'esame più difficile: l'attesa di vederla!

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